Un Hobo è un “vagabondo”. Termine nato negli Stati Uniti alla fine dell’800 per designare i senzatetto che si spostavano clandestinamente praticando lavori saltuari per mantenersi, assume in un secondo tempo un aspetto diverso. Molti giovani irrequieti e dallo spirito ribelle, spinti da un istanza di libertà e da un insofferenza nei confronti della cultura mainstream cominciano ad avvicinarsi a questa cultura che impronta la vita sulla semplicità, sul viaggio, l’avventura e la ricerca interiore. In questo contesto gli hobo, spesso fin da una giovane età, viaggiano soli o in piccoli gruppi imbarcandosi clandestinamente e al volo sui treni merci. In questo periodo le rotte più battute sono quelle che seguono i cantieri e le grandi ferrovie in costruzione attraversando gli Stati Uniti in direzione ovest, o che tagliano gli states da nord a sud seguendo la stagione dei raccolti e le rotte dei cercatori d’oro.

Seguendo questo spirito Cinelli ha deciso di creare una bicicletta che possa identificare questo modo di essere. La “Hobo” è infatti una bicicletta di buone prestazioni e comodità anche su tratte molto lunghe.

Si può considerare come la rappresentazione “odierna” dei grandi viaggiatori di un tempo.

Nata per accontentare un pubblico particolare questa bicicletta è già stata testata su percorsi molto lunghi e impervi come: il “Tour d’Afrique”